Vogliamo il Battesimo per nostro figlio

Carissimi genitori, chiedendo il Battesimo per vostro figlio voi fate un grande gesto. Il Battesimo infatti non è semplicemente una cerimonia legata alla tradizione, e neanche solo un modo di far festa, e neppure un gesto privato che riguarda soltanto voi o i parenti più stretti.

Il Battesimo è certamente un magnifico momento di festa e riguarda tutta la comunità parrocchiale che si stringe intorno a voi e al vostro bambino per dirvi che non siete soli in questa scelta.

Per questo siete invitati a partecipare a qualche incontro con le persone della comunità parrocchiale, con il sacerdote e con altri genitori che, come voi, chiedono il Battesimo per i loro figli.
Le occasioni per incontrarsi con altri credenti per riflettere insieme sul significato della nostra fede sono rare, e perciò preziose.

Ma noi abbiamo il diritto di imporgli il Battesimo?

Di fatto i genitori impongono molte cose ai loro figli: impongono l’ambiente di vita, la lingua, tutta una cultura, le loro persone stesse. Come potrebbe essere altrimenti?

È quindi del tutto naturale che i genitori cristiani desiderino una vita di fede per i loro figli.

Alcuni lo dicono chiaramente: La fede cristiana è fondamentale per la nostra vita. Pensiamo che sia nostro dovere per fare tutto quello che è possibile per comunicarla ai nostri figli.

Anche il non far battezzare il proprio figlio è prendere una decisione! Se i genitori non hanno la fede, se pensano che essere cristiani non sia un bene, se credono che il battesimo sia inutile … è più onesto non chiedere nulla alla Chiesa.

Se si trovano in una situazione di ricerca o di relativa indifferenza, il Battesimo del loro bambino li può aiutare a riprendere coscienza dell’importanza della fede.

Si cresce insieme, genitori e figli, anche nella fede. Per molti genitori il battesimo dei figli è l’occasione per ricominciare a crescere nella fede.

La comunità cristiana è accanto ai genitori.

Il Catechismo dei bambini (nn. 69-70) afferma: Il Battesimo introduce gli uomini nella famiglia di Dio e li unisce gli uni agli altri con un vincolo misterioso, ma reale, che fa di loro un popolo.
È il popolo di Dio, la Chiesa. Per questa certezza, fin dai primi secoli, nella Chiesa si è sentito il bisogno di non privare i bambini di questo segno efficace dell’amore preveniente del Padre. Così in Dio viene offerta ad ogni bambino una paternità e, nella Chiesa, una famiglia. Di questo amore il Battesimo dei bambini è un segno efficace. Questo amore non conosce confini: ad esso la Chiesa affida anche i bambini non battezzati.

I genitori stessi trovano nel loro Battesimo il fondamento della dignità e del compito di sposi e di genitori.

Nel Battesimo il Signore li ha chiamati, non solo a vivere secondo il Vangelo, ma anche a compiere una missione in mezzo al suo popolo. In forza di questa missione, la gioia e la responsabilità di dare alla luce un figlio non consistono solo nell’accoglierlo ed educarlo amorevolmente, ma anche nel chiedere per lui il segno efficace dell’adozione divina: adozione di un Padre, il cui amore paterno-materno va infinitamente al di là di ogni modello umano.

Padrino e Madrina

Il Catechismo dei bambini (n. 74) afferma: La tradizione della Chiesa di dare al battezzando un padrino e una madrina manifesta la premura di tutta la comunità ecclesiale per la futura crescita umana e cristiana di ogni battezzato. Questa tradizione è tuttora valida. La scelta della madrina e del padrino è delicata: ad essi è chiesto di accompagnare il bambino nella vita della fede con la loro testimonianza di vita cristiana, con la preghiera e con le parole. Il loro compito è ancora più delicato e prezioso quando i genitori, pur chiedendo il Battesimo dei loro figli, si trovano in grave disagio religioso. È comprensibile che la Chiesa richieda che la madrina e il padrino conducano una vita conforme alla fede cristiana e all’incarico che assumono, e quindi non riconosca idonei a questo compito quei battezzati la cui vita personale, familiare, sociale viola pubblicamente la legge del Signore.

Il Battesimo dei bambini

La celebrazione dei Battesimi è l’ultima domenica di ogni mese alle ore 15,30.

I genitori che desiderano far battezzare il loro bambino o bambina sono pregati di rivolgersi presso l’Ufficio Parrocchiale e avranno un primo colloquio con il Parroco.

Nelle settimane precedenti il Battesimo la famiglia riceverà una visita a casa da parte del Parroco a nome della comunità parrocchiale.

Il penultimo sabato del mese alle ore 16 i genitori, il padrino e la madrina sono invitati a partecipare ad un incontro di preparazione al battesimo che si svolge nei locali parrocchiali.

Nella domenica precedente il battesimo tutta la famiglia è invitata alla Messa delle ore 10,30 in cui i bambini che riceveranno il battesimo sono presentati alla Comunità parrocchiale.

 

Calendario Battesimi anno 2018

Tra parentesi la data dell’incontro per i genitori, padrini e madrine.

DOMENICA 25 FEBBRAIO ORE 15,30

(sabato 17 febbraio ore 16)

 

DOMENICA 1° APRILE (PASQUA)

– nella Veglia Pasquale
(sabato 31 marzo ore 21)

– giorno di Pasqua ore 15,30
(sabato 24 marzo ore 16)

 

DOMENICA 27 MAGGIO ORE 15,30

(sabato 19 maggio ore 16)

 

DOMENICA 24 GIUGNO ORE 15,30

(sabato 16 giugno ore 16)

 

DOMENICA 30 SETTEMBRE ORE 15,30

(sabato 22 settembre ore 16)

 

DOMENICA 28 OTTOBRE ORE 16

(sabato 20 ottobre ore 16)

 

SABATO 8 DICEMBRE ORE 15,30

(sabato 1° dicembre ore 16)