Responsabile: Sergio DIATTO

Cos’è il Gruppo Missionario (ex Gruppo Progetto)?

  • Il Gruppo è uno dei frutti dell’educazione alla mondialità promossa dalla comunità parrocchiale di Santa Maria Goretti di Torino.
  • È attivo dal 1985 ed è composto da alcune persone che si ritrovano in alcuni momenti dell’anno a seconda delle attività da svolgere.
  • L’attività principale del gruppo consiste nel mantenere un rapporto epistolare con alcuni amici missionari in Brasile seguiti da molto tempo, e nel fornire loro un aiuto economico.
    Nel seguire e proporre progetti di aiuto a realtà diverse che ci hanno contattato o di cui sia il Parroco che altri parrocchiani hanno proposto.

Il gruppo attualmente segue regolarmente (con la Quaresima di Fraternità) solo

  • Luigi Pescarmona a Guarabira

Poi ogni anno vengono aggiunti anche altri progetti.

In questi anni il Gruppo Progetto ha anche collaborato alle diverse iniziative del “Servizio Diocesano Terzo Mondo”, al “Collegamento dei gruppi di solidarietà del Piemonte” e con alcune ONG quali l’Acra, il Mais, Come Noi, e Sviluppo e Pace.

Il gruppo è caratterizzato dalla massima apertura, è sempre pronto ad accogliere chiunque voglia farne parte e ne condivida prospettive e scopi.

Progetti che stiamo seguendo attualmente e in passato:

Mons. Luigi Pescarmona : TALITÀ, a Guarabira.

Casa di accoglienza per ragazze minorenni tolte dalla strada (con dei grossi problemi di maltrattamenti, prostituzione….etc), ci si preoccupa di accoglierle come se stessero all’interno di una casa famiglia, per un loro progetto di vita si cerca di dargli un’istruzione tale perché possano svolgere qualche lavoretto.

In passato molto importante è stato il suo progetto di “Pastorale della terra”.

Con attività a favore delle famiglie dei contadini cacciati a forza dalle campagne per volontà dei grandi latifondisti e costretti a rifugiarsi nelle favelas dove vivono senza lavoro, casa, scuole e possibilità di una esistenza dignitosa.

  • Il progetto era finalizzato ad aiutarli a resistere alle pressioni dei latifondisti e a non abbandonare le terre già occupate e coltivate perché il governo brasiliano, alla fine dell’insediamento (anche se solo dopo alcuni anni), riconosce il loro diritto e ne legalizza la proprietà. Divenuti proprietari tornano completamente autosufficienti non necessitando più d’alcuno aiuto.
  • L’intervento economico serviva a finanziare la fornitura di sementi ed attrezzature, la ricostruzione di case, l’assistenza medica e medicinale, l’assistenza legale.

Per informazioni si può contattare Maddalena e Sergio Diatto:

011 72 48 46
348 262 1902
jojo55@alice.it