«O Dio che nel grande mistero del tuo amore hai consacrato il patto coniugale,
come simbolo dell’unione di Cristo con la Chiesa,
concedi a questi sposi di esprimere nella vita il sacramento che celebrano nella fede».

Nella Chiesa cattolica, l’unione dell’uomo e della donna nel matrimonio è azione di salvezza compiuta da Gesù Cristo: è sacramento.

Infatti i cristiani si sposano «nel Signore» (1 Cor. 7,39) e la grazia del sacramento del matrimonio perfeziona e consolida l’amore umano e santifica i coniugi nel cammino della vita.

L’amore vissuto dagli sposi nel matrimonio dev’essere:

  • fedele ed indissolubile, cioè per sempre;
  • totale, cioè comprensivo di spirito e corpo;
  • unico, cioè esclusivamente riservato ai due;
  • fecondo, cioè aperto ai figli ed al servizio per il prossimo.

I due sposi si promettono di essere reciprocamente­ fedeli per tutta la vita, di amarsi, onorarsi e di accogliere con responsabilità i figli che Dio donerà loro e di educarli nella fede cristiana.
Il Signore Gesù dona agli sposi lo Spirito Santo per renderli capaci di amarsi con carità coniugale; li consacra come coppia ricordando che solo Dio sazia il loro amore; li chiama a collaborare con Lui per il Regno di Dio.

Il matrimonio‑sacramento non dispensa dalla fatica ma la rende sensata e possibile con un cammino spirituale di coppia fatto di preghiera, di ascolto della Parola di Dio, di Eucaristia, di gesti di attenzione reciproca e di dialogo.

Gli sposi cristiani si impegnano ad annunciare e vivere il Vangelo di Gesù in famiglia, nella Chiesa, nella società.

 

La Celebrazione

La celebrazione liturgica è un gesto sacro; la preparazione dell’ambiente, i riti, i canti, il comportamento dei presenti, tutto deve esprimere spirito di fede e di preghiera.

Gli sposi limitino le esteriorità e le spese: la bellez­za della celebrazione non dipende dallo sfarzo, ma dalla disposizione interiore e dalla partecipazione attiva e consapevole di tutti i presenti. In occasione della celebrazione si tenga conto anche del dono per le necessità della Chiesa e dei poveri; l’offerta è libera; è vietata qualunque tariffa, in qualunque chiesa, anche come “rimborso spese”.

Preparazione dell’ambiente
L’interno della chiesa si presenta a festa. Sono uguali per tutte le coppie l’inginocchiatoio, l’even­tuale guida e la disposizione dell’ambiente.

La zona dell’altare deve restare libera, senza intral­ci di persone o cose (composizioni floreali ecces­sive, attrezzature per riprese, ecc.). Per rispetto della sacralità del luogo e del rito, sono del tutto evitate manifestazioni volgari o di cattivo gusto, anche all’esterno della chiesa e all’uscita degli sposi.

Preparazione del rito
La celebrazione viene preparata in tutti gli aspetti con il sacerdote, nel rispetto delle norme liturgiche.

Non si introduca nulla di profano o di meno conve­niente al culto divino.

Se si stampa un libretto con i testi e i canti, vengano riprodotti esattamente i testi del Rituale e del Messale.

Musiche e canti
Musiche e canti dovranno essere di carattere liturgico. Quando il matrimonio viene celebrato in una Messa d’orario domenicale o festiva, anche i canti e le musiche dovranno essere intonati al giorno liturgico, ed eseguiti dal coro e dall’assemblea parrocchiale.

Durante la celebrazione sono da escludersi esecuzioni di cantori solisti o di strumenti musicali “a solo”; queste, come marce nuziali o simili, potranno essere eseguite solo prima del canto d’ingresso e dopo la conclusione della celebrazione.

I fiori
I fiori sono simbolo della vita nuova e della festa: sono le primizie della creazione. Gli sposi cristiani addobbino la chiesa con sobrietà e con buon gusto, senza sfarzi e sprechi inutili. Qualora nello stesso giorno vi siano più cele­brazioni, gli sposi si accordino per un addobbo comune.

Fotografi
L’arte fotografica deve essere utilizzata con misura, con buon gusto e molta discrezione nel movimento degli operatori, per non disturbare la partecipazione liturgica.

Gli operatori fotografici prendano prima accordi dettagliati con il parroco. Dovran­no essere rispettati due momenti di “silenzio fotografico”: durante la Liturgia della Parola (letture e omelia) e durante tutta la Preghiera Eucaristica (dal Santo al Padre Nostro).

Luogo della celebrazione
Il sacramento del matrimonio non è una cele­brazione privata, ma riguarda tutta la comunità, quindi è bene che avvenga nella parrocchia di uno degli sposi o in quella dove andranno a risiedere.

Solo per validi motivi di necessità o di convenien­za pastorale il parroco o il vescovo può concedere di celebrare il matrimonio in altra chiesa.

 

Per sposarsi in chiesa

Procurarsi i seguenti documenti

Religiosi:

  1. CERTIFICATO DI BATTESIMO (uso matrimonio): da richiedere nella Parrocchia in cui venne celebrato il Battesimo.
  2. CERTIFICATO DI CRESIMA: da richiedere alla Parrocchia in cui si ha fatto la Cresima, se non è già annotata sull’atto di Battesimo.
  3. CERTIFICATO DI FREQUENZA AGLI INCONTRI DI PREPARAZIONE AL SACRAMENTO DEL MATRIMONIO.

 

Civili:

  1. CERTIFICATO DI RESIDENZA, STATO LIBERO CIVILE e CITTADINANZA ITALIANA: da richiedere al Comune di residenza.

 

Pubblicazioni

  • Lo SPOSO e la SPOSA (insieme) vanno dal parroco dove si celebrerà il Matrimonio (o quello della Sposa o quello dello Sposo) con tutti i loro documenti.
  • Il Parroco interroga gli sposi circa le loro intenzioni di celebrare il Sacramento del Matrimonio, e rilascia la RICHIESTA DELLE PUBBLICAZIONI CIVILI DA FARSI IN COMUNE, che gli sposi poi porteranno all’anagrafe, e la RICHIESTA DELLE PUBBLICAZIONI RELIGIOSE da portare alla parrocchia del domicilio.
  • Il Comune, a sua volta, fatte le pubblicazioni civili, rilascerà il CERTIFICATO DI ESEGUITE PUBBLICAZIONI CIVILI che gli sposi porteranno al Parroco che sta svolgendo tutta la pratica.
  • Le pubblicazioni sia religiose che civili rimangono esposte per due domeniche consecutive.

Da quel momento i documenti sono validi per sei mesi.

  • Dal giorno in cui scadono le pubblicazioni civili il Matrimonio deve essere celebrato entro 180 giorni (= 6 mesi).

 

Luogo della celebrazione del Matrimonio:

  1. Nella Parrocchia della Sposa
  2. Nella Parrocchia dello Sposo
  3. Nella Parrocchia dove gli sposi vanno ad abitare

 

… e tanti auguri ! ! !